Italia e intelligenza artificiale: i numeri, il mercato, la strategia
![italia_digitale](/sites/default/files/articles/Italia-Connessa-Audiweb%20%281%29.jpg)
Il bel Paese, con una solida tradizione industriale e accademica, ha ben compreso l’importanza della nuova tecnologia, ma il percorso di adozione dell’AI è ancora segnato da sfide e ritardi.
Secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, nel 2024 il mercato italiano dell’AI ha raggiunto un nuovo record: 1,2 miliardi di euro, con una crescita del +58% rispetto al 2023 (in cui, in Italia, l'intero settore è cresciuto del +52%, raggiungendo complessivamente li 760 milioni di euro). Tuttavia, il livello di adozione da parte delle aziende italiane è comunque inferiore alla media europea.
Punti chiave:
- L’81% delle grandi imprese italiane ha almeno valutato un progetto AI (contro una media europea dell’89%), ma solo il 59% ha già un progetto attivo, contro il 69% della media europea.
- Le PMI sono il vero punto critico: solo il 7% delle piccole imprese e il 15% delle medie imprese ha avviato progetti di AI.
- Le imprese italiane prediligono l’acquisto di soluzioni GenAI pronte all’uso: il 53% delle grandi aziende ha acquistato licenze per strumenti di AI generativa (ChatGPT, Microsoft Copilot), più di Francia, Germania e Regno Unito
- Italia ultima tra gli 8 Paesi europei analizzati per livello di adozione dell’AI.
- La quasi totalità dei cittadini italiani (99%) conosce il termine “Intelligenza Artificiale” e il 59% degli italiani ha un’opinione positiva sull’AI, contro il 47% degli inglesi e il 42% dei francesi,
![osservatorio_ai_grafico](/sites/default/files/inline-images/image_23.png)
Se da un lato il settore è in crescita, dall’altro emerge una forte differenza tra le grandi aziende, che stanno investendo, e le PMI, ancora poco digitalizzate.
Le soluzioni AI più utilizzate
Le aziende italiane stanno puntando soprattutto su tre categorie di soluzioni AI:
- Data Exploration, Prediction & Optimization Systems (34%): strumenti per previsione della domanda, ottimizzazione dei flussi di trasporto, identificazione di frodi.
- Text Analysis, Classification & Conversation Systems (32%): crescita record del +86% grazie alla diffusione di sistemi come Retrieval Augmented Generation (RAG) per documentazione e normativa. In questa categoria rientrano anche chatbot e assistenti virtuali.
- Recommendation Systems (17%): modelli AI per personalizzare i contenuti e suggerire prodotti o servizi in base ai comportamenti degli utenti.
Strategia italiana per l’AI 2024-2026: un nuovo piano d’azione
Per colmare il gap con il resto d’Europa e incentivare la diffusione dell’AI in Italia, l'AGID ha lanciato la Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026, un piano che punta a rafforzare ricerca, imprese, pubblica amministrazione e formazione.
1. Potenziare la ricerca AI
L’Italia ha un buon posizionamento a livello scientifico, con una presenza rilevante nei progetti europei e nel panorama delle pubblicazioni AI. Tuttavia, il settore necessita di un maggiore coordinamento e investimenti più strutturati. La fonazione FAIR - Future Artificial Intelligence Research, finanziata con fondi PNRR, coordina 350 ricercatori di 13 università italiane. L’obiettivo del governo è aumentare la produzione di modelli AI “made in Italy”, riducendo la dipendenza da soluzioni sviluppate all’estero. Tuttavia, l’Italia fatica ad attrarre e trattenere talenti nel settore AI: il flusso netto di competenze rimane negativo, con molti esperti che si trasferiscono all’estero in cerca di migliori opportunità.
2. AI nella Pubblica Amministrazione: digitalizzazione e servizi smart
La Pubblica Amministrazione rappresenta attualmente il 6% del mercato dell'AI in Italia, con un tasso di crescita superiore al 100%. L’AI potrebbe migliorare drasticamente l’efficienza della pubblica amministrazione, riducendo la burocrazia e ottimizzando i servizi al cittadino. Alcuni progetti già attivi includono:
- AGENAS: piattaforma AI per la sanità pubblica (57 milioni di euro di investimento).
- PRODIGIT: AI per la gestione delle controversie fiscali.
- INPS: sperimentazione di assistenti virtuali AI per gli utenti.
- Agenzia delle Entrate: utilizzo dell’AI per la lotta all’evasione fiscale.
3. AI per le imprese: accelerare l’adozione nelle PMI
Uno dei principali obiettivi della strategia è spingere le PMI a sfruttare le potenzialità dell’AI. Solo il 7% delle piccole e il 15% delle medie imprese ha adottato l’AI, contro percentuali molto più alte in altri Paesi europei. L'8% delle PMI ha acquistato licenze di strumenti AI pronti all'uso. Il piano prevede il rafforzamento degli European Digital Innovation Hubs (EDIH), che offrono consulenza e finanziamenti per progetti AI.
- Settori chiave: manifatturiero, fintech, sanità, retail.
Un fattore critico è il divario digitale tra Nord e Sud, che crea forti disparità nell’accesso alle tecnologie AI. Secondo recenti studi, nel Mezzogiorno solo il 25% delle aziende ha accesso a connessioni a banda ultra-larga, contro il 70% delle imprese del Nord.
4. Formazione: il nodo delle competenze
L’Italia è tra gli ultimi Paesi UE per numero di laureati nel settore ICT (1,5%) e solo il 45,6% della popolazione possiede competenze digitali di base. Il piano 2024-2026 mira a colmare questo divario con percorsi di upskilling e reskilling, aumentando i corsi di laurea e le specializzazioni AI. Inoltre, il Dottorato Nazionale in AI è stato esteso fino a coinvolgere 61 università e centri di ricerca.
Opportunità e sfide per il futuro
Se da un lato l’AI rappresenta un volano di crescita economica (si stima che l’AI generativa possa far crescere il PIL italiano fino al 18,2% annuo), dall’altro ci sono ancora ostacoli da superare:
- Lento adattamento delle PMI e bassa capacità di investimento.
- Difficoltà a trattenere talenti AI: molti esperti formati in Italia migrano all’estero.
- Regolamentazione e compliance: solo il 28% delle aziende AI italiane ha adottato misure per garantire l’aderenza alle normative UE. Il 52% dichiara di non aver compreso a pieno il quadro normativo (legato all'AI Act).