AI e Gen Z: due sondaggi
Alcuni sondaggi recenti mostrano come la Generazione Z stia adottando l'intelligenza artificiale sul posto di lavoro a un ritmo sorprendente.
AI, giovani e lavoro: ecco i risultati di due sondaggi
Un sondaggio condotto da Google Workspace su 1.005 lavoratori statunitensi di età compresa tra 22 e 39 anni ha rilevato che il 93% degli appartenenti alla Generazione Z (22-27 anni) utilizza due o più strumenti AI a settimana.
Un altro studio, condotto da upGrad Enterprise, intitolato "The GenAI Gap: Gen Z & the Modern Workplace", si basa su un campione ancora più ampio di oltre 3.500 giovani professionisti Z e più di 1.000 responsabili risorse umane. Lo studio rivela che il 73% dei giovani utilizza l'AI generativa quotidianamente, affidandosi ai risultati prodotti con modifiche minime o nulle. Inoltre, il 56% degli intervistati preferisce consultare la GenAI rispetto ai propri manager, grazie alla sua costante accessibilità e alla percezione di imparzialità.
I sondaggi confermano dunque che i giovani professionisti sono in prima linea nell'integrazione dell'AI nei flussi di lavoro.
Entrando nel dettaglio, lo studio di Google Workspace, condotto alla fine dell'estate 2024, ha rilevato che i giovani lavoratori utilizzano l'AI per diverse attività, tra cui:
● Revisione di email e documenti (migliore qualità della scrittura, comunicazione più efficace)
● Prendere appunti per concentrarsi sul contenuto della riunione ed evitare distrazioni
● Generare idee, stimolare la creatività e trovare nuove soluzioni.
Le preoccupazioni
Tuttavia, gli studi rilevano anche alcune preoccupazioni legate all'utilizzo dell'AI sul posto di lavoro. Il 52% degli intervistati da upGrad Enterprise ha dichiarato che la formazione sull'AI fornita dalle aziende è insufficiente; il 54% lamenta la mancanza di linee guida chiare sul suo utilizzo e il 62% teme che l'AI possa portare alla perdita del posto di lavoro.
Fonti:
Quartz
Inc
Bwdisrupt
Axios