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Il mercato dell'AI: le azioni, i protagonisti e la competizione

Ai mercato

Il mercato dell'AI si espande ogni giorno: secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano, soltanto in Italia l'intero settore è cresciuto del +52% nel 2023, raggiungendo complessivamente li 760 milioni di euro. Il 2024, ça va sans dire, non sarà da meno. Se osserviamo il quadro internazionale, l'entusiasmo generale assume proporzioni ancora più mastodontiche: abbiamo già riflettuto sul rischio e sul confine tra euforia e opportunità. Pertanto, in questo articolo cerchiamo di fare chiarezza, ricostruendo il mercato dell'AI a partire dai settori che lo compongono, i colossi che ne sono protagonisti e le loro azioni.


Iniziamo subito con le azioni da tenere d'occhio secondo Investor's Business Daily:

AI stocks to watch by industry group, Investor's Business DailyFonte: Investor's Business Daily

Qui abbiamo invece elencato i migliori fondi ed EFT sull'AI.

I protagonisti del mercato: semiconduttori e cloud 

Il settore dei semiconduttori si sta rivelando particolarmente dinamico in questo contesto. Nvidia (NVDA), in particolare, sta vivendo un momento d'oro: le sue azioni hanno registrato un'impennata del 160% nel 2024, dopo aver già segnato un impressionante +239% nell'anno precedente. L'azienda si appresta a iniziare le spedizioni del suo nuovo chip AI "Blackwell", progettato specificamente per i data center, confermando la sua posizione di leader nel settore.

Ma Nvidia non è sola in questa corsa. Altri produttori di chip come Broadcom (AVGO), Advanced Micro Devices (AMD), Qualcomm (QCOM), ARM Holdings (ARM) e Marvell Technologies (MRVL) stanno tutti cercando di ritagliarsi la propria fetta di questo mercato in rapida espansione. Ragguardevole è Taiwan Semiconductor (TSM), che ha visto le sue entrate del secondo trimestre balzare del 40%, raggiungendo la notevole cifra di 20,83 miliardi di dollari, grazie alla domanda incalzante di chip AI di fascia alta.

Un altro settore di rilievo è il cloud computing (che abbiamo approfondito qui). In questo campo, sono i tre colossi Amazon (AMZN), Microsoft (MSFT) e Google (GOOGL) ad investire massicciamente nell'espansione cloud dei loro data center per gestire i sempre più pesanti carichi di lavoro legati all'AI. Questa tendenza sta avendo ripercussioni positive anche su aziende correlate, come Arista Networks (ANET), fornitore di apparecchiature per data center, le cui azioni sono salite del 53% nel 2024.

Industria del software e cybersecurity

L'industria del software è tendenzialmente meno performante del settore dei semiconduttori, ma Palantir (PLTR), specializzata in software per analisi dei dati, ha visto le sue azioni aumentare del 63% quest'anno, superando la tendenza generale del settore. Tuttavia, il resto delle aziende produttrici di software sta riscontrando qualche difficoltà. Per Salesforce (CRM), ad esempio, il problema principale è stato monetizzare i prodotti di AI generativa, sottolineando come il processo di integrazione e capitalizzazione di queste nuove tecnologie possa richiedere tempo (secondo alcuni analisti, la maggior parte dei produttori di software aziendali non monetizzerà concretamente l'AI generativa prima del 2025).

Adobe (ADBE), d'altra parte, ha riportato risultati migliori del previsto nel secondo trimestre fiscale, anche se l'azienda non ha fornito dettagli specifici sulle entrate legate all'AI. Questo potrebbe indicare che, mentre l'AI sta certamente influenzando positivamente i risultati, le aziende stanno ancora cercando il modo migliore per quantificare e presentare questi benefici agli investitori.

La cybersecurity è un altro settore fortemente influenzato dall'avvento dell'AI. CrowdStrike (CRWD) è un esempio lampante di questo trend, con azioni aumentate del 45% quest'anno, guadagnandosi anche un posto nell'indice S&P 500 a giugno. Altre aziende di sicurezza informatica come Palo Alto Networks (PANW) e Cloudflare (NET) stanno similmente attirando l'attenzione degli investitori, dato il ruolo sempre più cruciale dell'AI nella protezione dei sistemi informatici.

Apple e Meta

Non bisogna trascurare le grandi aziende che implementano l'AI nei propri dispositivi (che siano smartphone o IoT). Su tutte Apple (AAPL), che sta integrando funzioni AI all'interno di Siri e del sistema operativo iOS 18 (disponibili sui modelli iPhone 15 Pro/Pro Max e sui futuri iPhone 16). Gli analisti stanno monitorando attentamente la catena di fornitura asiatica per valutare le aspettative di produzione dell'iPhone 16.

Meta Platforms (META), precedentemente nota come Facebook, è già entrata nel settore AI, con il suo rapporto sugli utili previsto per il 31 luglio. Le azioni di Meta hanno subito un calo all'inizio di luglio, ma l'azienda rimane un player significativo nel panorama dell'AI.

Startup vs colossi tecnologici

Una domanda fondamentale per gli investitori è se i colossi tecnologici che abbiamo passato in rassegna continueranno a dominare il settore o se cederanno il passo alla nuova generazione di startup AI emergenti.
OpenAI ha dichiarato ai propri dipendenti di puntare a un fatturato annuo di 3,4 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 2 miliardi di dollari di gennaio.

Gli LLM forniscono gli elementi di base per lo sviluppo delle applicazioni. In breve, essi  aiutano i sistemi di intelligenza artificiale a comprendere il modo in cui gli esseri umani scrivono e parlano. Inoltre, gli LLM richiedono dati di addestramento per compiti specifici. Pertanto, le aziende che hanno accesso a grandi quantità di dati hanno un enorme vantaggio competitivo.

OpenAI fa parte di un'ondata di startup sviluppatrici di LLM che comprende AI21 Labs, Anthropic e Cohere. Anthropic ha presentato Claude 3.5 Sonnet, l'ultima versione del suo chatbot, registrando prestazioni persino migliori di GPT-4o di OpenAI (per approfondire: Come usare Claude 3.5 Sonnet).

Il mare "aperto"

Tuttavia, il dominio di OpenAI è messo a dura prova dai LLM open-source, cioè sistemi di intelligenza artificiale il cui codice sorgente è pubblicamente accessibile e può essere liberamente utilizzato, modificato e distribuito da chiunque. Per esempio, xAI di Elon Musk ha reso open source il suo LLM Grok. A tal proposito, alla fine dello scorso anno è stata fondata l'AI Alliance in risposta alla crescente necessità di un approccio più aperto e collaborativo nello sviluppo dell'AI. Il progetto è basato sulla collaborazione e condivisione delle conoscenze grazie all'open source e vi partecipano anche Meta, IBM (IBM), Intel (INTC), AMD e Oracle (ORCL). Il "mare aperto" dell'AI potrebbe influenzare significativamente il futuro del mercato, democratizzando l'accesso alle tecnologie AI avanzate.


Per gli investitori, la sfida sarà distinguere tra le aziende che semplicemente promettono prodotti AI e quelle che stanno effettivamente facendo progressi concreti nell'incrementare i ricavi attraverso l'implementazione di tecnologie AI. In un mercato caratterizzato da grande entusiasmo ma anche da notevole incertezza, la capacità di valutare criticamente le prospettive a lungo termine delle aziende AI sarà fondamentale.

Per approfondire: Investor's Business Daily