Dalla Generative AI all'AI Objective-Driven.
Durante il Meta AI Day a Londra, Yann LeCun, Chief AI Scientist di Meta, ha presentato un punto di vista insolito rispetto allo stato dell'arte dell'AI. In un panorama globale che esalta - non senza eccessi di euforia - le capacità dei nuovi modelli di AI generativa, LeCun ne riconosce lucidamente i limiti e propone un nuovo approccio, quello dell'AI "orientata agli obiettivi".
Secondo il ricercatore, nonostante i risultati impressionanti (creazione di testi, immagini e musica), la GenAI "fa davvero schifo" se paragonata alle capacità innate di apprendimento e di adattamento degli esseri viventi, persino di quelli meno evoluti. Gli LLM (Large Language Models) attuali, infatti, operano sostanzialmente prevedendo la parola successiva basandosi sull'input precedente. Non sono in grado quindi di comprendere realmente il mondo fisico o interagire con esso, a differenza di animali e umani, capaci di adattarsi sulla base delle loro intuizioni e conoscenze. La GenAI, dunque, non può fornire la profondità, la fattualità e l'affidabilità necessarie ad applicazioni più delicate e significative e spesso, infatti, incorre nelle cosiddette "allucinazioni" (cioè output totalmente infondati e privi di verità oggettiva).
Dopo queste critiche severe, LeCun ha suggerito uno spostamento di accento verso una tecnologia "Objective-Driven", cioè orientata agli obiettivi. Questo nuovo approccio si poggia sulle basi scientifiche del lavoro pioneristico del ricercatore e mira a creare dei sistemi di AI in grado di comprendere, prevedere e interagire con il mondo in modo molto più simile agli esseri viventi rispetto alla tecnologia attuale. LeCun li ha definiti "modelli del mondo", cioè enormi rappresentazioni interne di come il mondo fisico funziona, interagisce, cambia. Secondo LeCun, questi modelli saranno capaci di simulare risultati, ragionare sul futuro, prendere decisioni informate e individuare relazioni di causa ed effetto, in modo da potersi adattare rapidamente.
Si tratta di un cambiamento monumentale, dalle sfide notevoli, e LeCun ha ammesso che raggiungere un'intelligenza artificiale paragonabile a quella umana è un compito incredibilmente complesso. Tuttavia, il ricercatore si è mostrato ottimista in merito al futuro dell'AI, affermando che supererà l'intelligenza umana in tutti i campi.
Ma affinché ciò accada, è necessaria una ridefinizione radicale del nostro approccio alla tecnologia AI: la proposta dell'AI Scientisti di Meta è chiaramente un invito alla comunità scientifica ad accogliere le innovazioni e ad impegnarsi nella creazione di AI che comprendano veramente il mondo. LeCun ha concluso il suo discorso ponendo al pubblico una domanda fondamentale: "siamo pronti ad affrontare le sfide e le opportunità di avere a disposizione sistemi veramente capaci di comprendere e interagire con il mondo?"
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