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Ecco Axelera, la Nvidia italiana

Microchip/Semiconduttore per l'AI con i colori dell'Italia

Nonostante lo scenario globale dell'AI sia dominato dalle aziende della Silicon Valley, negli ultimi tre anni una startup europea è cresciuta rapidamente fino a diventare una scaleup capace di competere a livello internazionale nel settore dei semiconduttori. Si tratta di Axelera AI, nata nel luglio 2021 a Eindhoven, Olanda, ma fondata e guidata dall'italiano Fabrizio Del Maffeo. Del Maffeo, nato a Sondrio, è laureato in ingegneria delle telecomunicazioni presso il Politecnico di Milano.


La storia di Axelera

Axelera nasce come uno spin-off di Bitfury AI, divisione creata da Del Maffeo all'interno del gruppo Bitfury, noto nel settore delle criptovalute. L'azienda si è formata integrando questo team con sviluppatori provenienti da IMEC, uno dei più grandi centri di ricerca per le nanotecnologie al mondo, ricercatori di IBM Zurich Lab e dell'ETH di Zurigo. Un ruolo chiave è stato giocato anche dal professor Luca Benini, docente all'Università di Bologna e all'ETH, che ha introdotto molte delle figure che ora fanno parte di Axelera.

In meno di tre anni, la startup è cresciuta fino a contare oltre 180 collaboratori (di cui oltre 60 con un dottorato di ricerca) in 15 paesi europei, con uffici a Milano, Firenze, Eindhoven, Leuven, Bristol, Zurigo, Atene, Porto e Timisoara. L'azienda ha già sviluppato tre chip, l'ultimo dei quali è in produzione e sarà consegnato ai clienti dopo l'estate.

Il prodotto di punta di Axelera è la piattaforma Metis™, lanciata lo scorso settembre. Metis è presentato come il processore AI più potente al mondo per dispositivi edge, offrendo un aumento di 3-5 volte in termini di efficienza e prestazioni rispetto ai concorrenti. Ciò ha suscitato l'interesse di clienti in tutto il mondo, con progetti per un valore superiore ai 100 milioni di dollari.

Tuttavia, l'ambizione di Axelera non si ferma qui. L'azienda mira a democratizzare l'accesso all'intelligenza artificiale, fornendo ad aziende e  sviluppatori un "motore" AI potente, affidabile e accessibile, mirando a posizionarsi come una valida alternativa a colossi come Nvidia.

Il recente round di finanziamento di serie B da 68 milioni di dollari, il più grande nel settore dei semiconduttori fabless in Europa, porta il totale dei finanziamenti raccolti da Axelera a 120 milioni di dollari in poco più di un anno. Tra gli investitori figurano nomi di spicco come l'European Innovation Council Fund (EIC-A), Samsung Catalyst Fund e CDP Venture Capital SGR.

Con questi fondi, Axelera punta a espandere la ricerca e lo sviluppo in Europa, con un focus particolare sull'Italia. L'azienda prevede di aprire un centro di ricerca a Bologna e di raggiungere circa 250 dipendenti nei prossimi 12-18 mesi. Sul fronte del prodotto, Axelera sta sviluppando una nuova famiglia di chip ad alte prestazioni, basso consumo e basso costo, pensati per far girare applicazioni di intelligenza artificiale generativa.

Del Maffeo vede il "computing" come la nuova moneta di scambio del futuro, paragonandolo al ruolo che il petrolio ha avuto nell'economia globale. In un mercato dominato da Nvidia, Axelera si propone come un'alternativa innovativa e accessibile, puntando a bilanciare prestazioni elevate, efficienza e costi competitivi.

La visione di Axelera va oltre il mercato dell'edge computing. L'azienda mira a espandersi in Nord America, Europa e Medio Oriente, puntando a settori chiave come l'automotive, la sanità digitale, l'Industria 4.0, il retail, la robotica e i droni.

La sfida è ambiziosa, ma con un team di talento, una tecnologia innovativa e il sostegno di importanti investitori, Axelera potrebbe davvero diventare la "Nvidia europea" nei prossimi anni.