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AI at Work: il primo sondaggio mondiale su AI e lavoro

Il prestigioso Boston Consulting Group ha reso noto un ampio sondaggio condotto su quasi 13.000 persone provenienti da 18 paesi diversi, allo scopo di esplorare le loro opinioni, percezioni e paure riguardo all'intelligenza artificiale (IA) generativa e il suo impatto sul mondo del lavoro. I risultati rivelano che ci troviamo solo all'inizio di una rivoluzione nel panorama aziendale e nella società nel suo complesso, a causa della crescente popolarità di ChatGPT e di altre forme di IA generativa.

Il sondaggio ha coinvolto una vasta gamma di partecipanti, tra cui leader di alto livello, quadri intermedi e dipendenti in prima linea, al fine di ottenere una visione completa delle loro opinioni, emozioni e preoccupazioni riguardo all'IA. Ecco alcuni dati chiave emersi dal sondaggio:

  • Gli intervistati si sono rivelati più ottimisti che preoccupati riguardo all'IA generativa. Il 62% degli intervistati si è detto ottimista riguardo all'IA, mentre solo il 38% si è mostrato preoccupato.
  • Tuttavia, sono emerse significative differenze nella percezione dell'IA tra i leader aziendali e i dipendenti in prima linea. Il 62% dei leader aziendali si è dichiarato ottimista, rispetto al 42% dei dipendenti in prima linea. Questa discrepanza potrebbe essere attribuita a una maggiore esposizione dei leader alle applicazioni dell'IA e alla sua implementazione all'interno delle organizzazioni.
  • Gli utenti abituali di IA generativa sono stati ancora più ottimisti rispetto ai non utenti. Il 62% degli utenti regolari di IA generativa si è mostrato ottimista, rispetto al 36% dei non utenti.
  • Mentre i leader aziendali sono ottimisti riguardo all'IA, solo il 29% dei dipendenti in prima linea ha condiviso lo stesso livello di ottimismo. Ciò potrebbe essere attribuito a una minore esposizione dei dipendenti in prima linea alle applicazioni dell'IA e alla mancanza di formazione adeguata.

Il sondaggio ha rivelato che solo il 14% dei dipendenti in prima linea ha ricevuto una formazione specifica sull'IA, mentre il 44% dei leader aziendali ha affermato di aver ricevuto una formazione per migliorare le proprie competenze e rimanere rilevanti nel contesto dell'IA. Questa discrepanza sottolinea la necessità di una maggiore attenzione alla formazione e allo sviluppo delle competenze tra i dipendenti in prima linea, in modo da consentire loro di adattarsi ai cambiamenti e di sfruttare appieno il potenziale dell'IA.

L'uso dell'IA è in costante aumento, con il 50% degli intervistati che ha affermato che la propria azienda utilizza l'IA. Tuttavia, ci sono differenze significative nell'adozione dell'IA generativa tra i leader aziendali e i dipendenti in prima linea. L'81% dei leader aziendali ha affermato di utilizzare regolarmente l'IA generativa, mentre solo il 21% dei dipendenti in prima linea ha dichiarato di farlo. Questa differenza nell'utilizzo dell'IA generativa potrebbe influire sulle diverse prospettive ottimistiche riportate dai due gruppi.

Infine, il sondaggio ha evidenziato un cambio di atteggiamento nei confronti della regolamentazione dell'IA. Il 79% degli intervistati ha espresso la necessità di una regolamentazione dell'IA per garantire un utilizzo etico e sicuro della tecnologia. Questo rappresenta un notevole cambiamento rispetto ai primi giorni di Internet, quando prevaleva un'etica del laissez-faire e del "tocco leggero". Ora, i dipendenti riconoscono sempre di più il ruolo costruttivo che il governo può svolgere nella supervisione di questa tecnologia emergente.

In conclusione, le aziende sono incoraggiate a costruire fiducia tra i dipendenti, fornire una formazione adeguata sia per i leader che per i dipendenti in prima linea e implementare politiche di IA responsabile. Solo attraverso queste iniziative sarà possibile massimizzare il potenziale trasformativo dell'IA generativa, consentendo ai dipendenti di adattarsi alle nuove sfide e opportunità offerte dalla tecnologia.