2025: un anno di svolta per l'AI? Previsioni e tendenze
Il 2025 sarà, probabilmente, un anno di svolta nel campo dell'intelligenza artificiale. Ecco cosa aspettarsi.
Agenti AI
I colossi della tecnologia hanno imboccato strade ambiziose. Microsoft, OpenAI, Alphabet e Oracle (che ha già presentato 50 agenti a settembre) sono in prima linea nello sviluppo di modelli in grado di agire autonomamente al nostro posto. L'obiettivo per il 2025 è quello di perfezionare gli agenti AI fino a renderli capaci di gestire autonomamente ordini, interazioni con il servizio clienti e numerose altre attività quotidiane che prima richiedevano il nostro intervento diretto.
Laddove le aziende tecnologicamente più all'avanguardia sostituiranno gli umani con agenti molto più economici e attivi 24/7, i dipendenti delle aziende meno digitalizzate - cioè la stragrande maggioranza - potranno sfruttare gli agenti per delegare parte del lavoro ed aumentare la loro produttività.
Medicina e ricerca scientifica
Nel campo medico, l'intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più centrale. Nel 2025, i medici hanno al loro fianco assistenti digitali che non solo gestiscono la documentazione clinica, ma fungono anche da "secondo paio di occhi" nell'analisi di radiografie e scansioni, spesso superando l'accuratezza dell'occhio umano. L'AI, infatti, o più precisamente la Computer Vision, è ormai capace di individuare pattern e anomalie che potrebbero sfuggire anche agli specialisti più esperti (tuttavia, non tutti hanno la stessa opinione sull'AI negli ospedali).
Scienziati e ricercatori, invece, utilizzano l'AI in un'infinità di modi diversi (nel 2024 Alphafold 2, ha vinto il Premio Nobel per la chimica per essere riuscito a predire la struttura tridimensionale delle proteine). Con un po' di fortuna, nel prossimo futuro la scienza potrà servirsi dell'AI per risolvere altri annosi problemi come prevedere il meteo con largo anticipo, individuare anomalie genetiche, scoprire nuovi trattamenti per le malattie.
Chatbot e Companion AI
I chatbot stanno diventando sempre più complessi, personalizzabili e ricchi di funzioni: nel 2025 continueranno ad evolversi fino a diventare "companion", cioè compagni digitali capaci di offrire supporto emotivo e psicologico. Se questa descrizione sembra troppo surreale e fantascientifica, si noti che i tentativi di creare qualcosa di simile a Samantha, l'assistente virtuale del film Her, sono già numerosi e notevoli (da Friend all'assistente vocale integrato su Chat GPT), e più di un terzo degli americani si è dichiarato aperto all'idea di ricevere supporto psicologico da un'intelligenza artificiale. I compagni digitali potranno essere personalizzati nei minimi dettagli, creando esperienze di interazione su misura per ogni utente.
Robot umanoidi
Il sogno dei robot umanoidi - simbolo distopico del futuro dell'umanità - non può certamente mancare in questa lista. Ma con una buona dose di realtà. Nel 2025, i primi modelli consumer faranno il loro ingresso nelle case, pronti ad assistere nelle faccende domestiche più comuni. Ma è nel settore industriale che questa rivoluzione mostra tutto il suo potenziale: giganti come Amazon e BMW stanno già integrando robot umanoidi nelle loro linee di produzione, affidandosi ad aziende come Agility Robotics e Figure, segnando l'inizio di una nuova era nell'automazione industriale.
Parallelamente, il cammino verso l'Intelligenza Artificiale Generale (AGI) procede con passi da gigante. o3 di OpenAI ha dimostrato capacità di problem-solving che si avvicinano sempre più al livello umano, mentre l'integrazione tra comprensione linguistica, visiva e uditiva ha raggiunto nuovi traguardi. La strada verso l'AGI non sarà probabilmente segnata da un singolo momento di svolta, ma - come giustamente sostiene Ethan Mollick - da una serie di progressi incrementali che allargano di volta in volta i confini del possibile.
Lavoro
La trasformazione del mondo del lavoro è forse uno degli aspetti più affascinanti di questa rivoluzione. La conoscenza dell'AI non è più un optional, ma una competenza fondamentale in ogni settore. Le statistiche parlano chiaro: in appena un anno, l'adozione di soluzioni AI nelle aziende è balzata dal 55% al 75%. Questa non è solo una tendenza, ma un evidente segnale di come il futuro del lavoro sarà inevitabilmente intrecciato con quello dell'intelligenza artificiale.